SOFT AIR MARINES BIELLA
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Debriefing 24/11/2013

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Messaggio  biondo Lun 25 Nov 2013, 19:50

In quanti siamo? Avrò prenotato posti a sufficienza? Ma mi tireranno il pacco o ci saranno tutti in stazione?
Questi ed altri pensieri affollavano la mia mente sabato mentre cercavo invano di contattare Panda, desaparecido, per avere conferma per l'indomani.
Vado a cena con amici a parlare di cospirazioni mondiali per l'occultamento della presenza aliena e finalmente Panda mi conferma la presenza.
Tornato a casa non riesco a prendere sonno. Sarà il quantitativo disumano di "cinese" che ho ingurgitato, saranno i 3 dolci, sarà il freddo polare che ha colto il mio pancino fuori dal ristorante ma non riesco a prendere sonno. Nemmeno la presenza di Mephisto mi calma.
Ci ragiono su: tra 4 ore mi devo alzare, dovrei dormire...già tra 4 ore mi alzo, mi preparo e poi mi passo una giornata con la mia squadra a sparare in un urbano...non si dicono le parolacce un urbano! Bene, ho capito perchè non riesco a prendere sonno!
Sopraffatto dai pensieri mi lascio andare tra le braccia di Morfeo per poi esserne strappato dalla puntualissima sveglia.
Efficiente come le istruzioni di un mobile Ikea arrivo puntuale al bar per raccattare Panda, voliamo da Jigen (lasciando l'incombenza di recuperare Omar a Bimbo) e raggiungiamo il resto della truppa alla stazione di Biella. Già di norma non siamo un bello spettacolo, in più vederci con TUTTI con abbigliamento differente...insomma più che una squadra di softair sembrava volessimo fare il cosplay dell'Armata Brancaleone...
Al momento di caricare le auto, un'ondata di meraviglia, seguita da un "ohhhh..." di stupore e da un po' di bava pendula dalle labbra (come quando per la prima volta vedi dal vivo un bel paio di poppe), pervade la squadra. Eh già perchè estraggo tronfio dal baule l'immane scudo a torre egregiamente fabbricato da Jigen e Zippo. Trattasi di lastrone di compensato dotato di ripari laterali angolati, maniglia e cinghia di fissaggio, feritoia in doppio strato di rete inox elettrosaldata. Verniciatura nera. Scritta "Marines Biella" bianca. Un faro nella notte. La stella polare da seguire per non perdere la rotta. La nostra arma segreta!
Con il giusto ritardo partiamo e nonostante la microvescica di Jigen, riusciamo ad arrivare in orario, per ultimi ma in orario.
Più vedo le altre squadre più inizia a prendere forma la mia vergogna...gli altri tutti belli, precisi, equipaggiati di tutto punto...noi indescrivibili, un esempio lampante di biodiversità...'na schifezza! A parte lo scudo ovviamente!
Iniziamo con gli assalti al Planet Tactical Urban. Un bellissimo edificio adibito ad arena urbana per softair che ci permette di affrontare 3 piani diversamente allestiti, completi di musica a bombazza, strobo e quel notevole quantitativo di arredamento d'epoca da farti sentire come in un film d'azione.
Prima di cominciare un breve ripasso delle più basilari tecniche di CQB e poi via!
Con determinazione, come dei veri Spartani, entriamo nelle stanze, posizioniamo lo scudo, lo usiamo come testa di ponte e punto di osservazione. Diramiamo le istruzioni al resto della squadra ed irrompiamo facendo capitolare tutte le difese.
Anche dove altre squadre hanno fallito, la presenza dello scudo, ci permette di avanzare e conquistare l'obiettivo. Restano quindi una serie di memorabili azioni come quella di Bush che riuscendo ad aggirare la difesa ed avendola a meno di 10 m si ferma, abbassa l'asg, si avvicina e con un tocco sulla spalla ci fa conquistare il piano. Oppure Omar che in preda a visioni celestiali abbandona lo scudo usandolo come specchietto per le allodole ed elimina tutta la difesa con pochi colpi.
Ragazzi che divertimento! Ma soprattutto che affiatamento! Non so quante risate ci siamo fatti mentre attendevamo su per le scale il nostro turno, non so quanta invidia provavano le altre squadre nei confronti del nostro amico nero...
Anche le grandi vittorie richiedono però dei sacrifici. E' così che P.E. lascia il suo naso alla prima giocata. Un pallino lo colpisce in pieno sulla punta rendendola sanguinante e rossa come quella di un clown. E' poi la volta di Panda che tentando un gesto atletico si ritrova con la schiena bloccata, fratturata secondo qualcuno. In realtà il ragazzo è di fibra forte e con un paio di panini è già sulla via della guarigione. Poi tocca a Wolf che per non saper nè leggere nè scrivere, si gira un ginocchio, poi Phoenix che si scassa una caviglia (mi sembra) e poi...poi ho perso il conto dei feriti!
Giornata fantastica, davvero! Mi diverto sempre tantissimo durante questi eventi SAL. Trovo squadre di persone che ormai considero amiche, non si parla più solo di softair, gli argomenti spaziano. Ti ritrovi a voler fare 2 parole anche se significa saltare una giocata. Questo è bello, questo vuol dire stare bene insieme.
Saluti, baci ed abbracci e purtroppo la giornata finisce. Mi rendo conto che sono spossato e necessito di calorie. Il pensiero è comune e tutti ci fiondiamo nel paradiso del mangiar bene, meglio conosciuto come Mc Donald. Io odio quel fast food, ma di necessità, virtù...
Esco distrutto ma fiero della mia squadra. Felice di vedere un gruppo affiatato, compatto ed anche un minimo capace!
Nel ritorno a Biella scopriamo che nelle parole di Giovanni Mucciaccia e dei suoi colleghi dell'Albero Azzurro: "prendete le forbici con le punte arrotondate e fatevi aiutare da un adulto..." c'è molta più verità di quanto si possa immaginare... ma questa è un'altra storia!

Alla prossima

Biondo
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